In sintesi

"In prima battuta il Camelopardo ha capito di che pasta eravamo fatti e quanto complessi siamo. Poi ci ha supportato nella ricerca di soluzioni, a volte semplici a volte più complesse, che permettessero di scaricare a terra quanto avevamo pianificato. Dai temi grafici alla scelta del server, possiamo ritenerci molto soddisfatti di questa collaborazione."

Aggiornamento 2022: Cannon Group rinnova la sua fiducia ingaggiandoci nuovamente per il restyling estetico e comunicativo dei suoi siti web.

Abbiamo chiesto a Francesco Ruggeri, Digital Marketing Specialist di Cannon Group, di raccontare il progetto di rinnovamento della web identity di Cannon Group e delle varie aziende del Gruppo, sviluppato con il Camelopardo a partire dal 2016.

Buongiorno Francesco, innanzitutto: che realtà è Cannon Group e quale è il tuo ruolo in azienda?

Cannon offre una gamma completa di impianti e macchine per la lavorazione continua e discontinua di poliuretani e altri polimeri (fabbricati in Europa, USA, Cina e Giappone). Il Gruppo fornisce macchinari per la termoformatura, materiali compositi, pressofusione di alluminio, controlli elettronici industriali, caldaie industriali, riscaldatori di fluidi termici, impianti di trattamento delle acque e soluzioni per la protezione dell’ambiente. All’interno del gruppo mi occupo di digitale, in ogni sua sfaccettatura.

Il progetto web marketing di Cannon Group con il Camelopardo è un progetto di ampio respiro, avviato tre anni fa: rifacimento del sito web della holding del gruppo, rinnovamento dei siti web delle sette aziende del gruppo, armonizzazione della web identity, ecc… Puoi dirci nel dettaglio come hai voluto strutturare e poi sviluppare questo progetto?

La base di partenza è stata lo studio del posizionamento dei siti in SERP. Abbiamo così capito che dovevamo analizzare meglio anche la posizione del brand Cannon sui vari mercati e, soprattutto, in relazione alle singole aziende che compongono il gruppo.
Il primo step è stato quindi dare un’identità digitale alla holding e distinguerla dalle aziende, fatto ciò siamo passati ad esaminare le singole identità digitali e ne abbiamo rivisto completamente la web presence: in un caso abbiamo svuotato un dominio e abbiamo dato vita a tre siti, rispettando l’effettiva diversità delle tre aziende, in un altro abbiamo accorpato sotto lo stesso dominio due aziende che coesistevano separatamente ma che dal punto di vista del cliente offrono prodotti complementari. Cambiamenti che intendono coniugare la necessità di posizionarsi bene sui motori di ricerca e la costruzione di un diverso approccio al cliente digitale.

Quali problematiche tecniche e comunicative contraddistinguevano tre anni fa la web identity di Cannon Group?

Eravamo un po’ troppo ancorati all’idea del sito-brochure, con tutti i problemi di comunicazione che questo approccio comporta. Far capire che un blog potesse essere una sorta di commerciale in servizio h24 non è stato facile, ad esempio. Gli stessi social erano usati in maniera un po’ troppo istintiva e poco organica perché il loro ruolo non era ancora ben chiaro. Mentre dal punto di vista tecnico eravamo ancora ad una piattaforma che non permetteva le integrazioni che consente WordPress.

Esperienza in ambito tecnico e solidità delle soluzioni proposte caratterizzano il Camelopardo. In che modo il Camelopardo ti ha aiutato tecnicamente nel corso dei tre anni di progetto?

In prima battuta il Camelopardo ha capito di che pasta eravamo fatti e quanto complessi siamo. Poi ci ha supportato nella ricerca di soluzioni, a volte semplici a volte più complesse, che permettessero di scaricare a terra quanto avevamo pianificato. Dai temi grafici alla scelta del server, possiamo ritenerci molto soddisfatti di questa collaborazione.

Le tecnologie digital e gli strumenti web marketing sono sempre in divenire ed in evoluzione…quali saranno i prossimi steps del progetto web marketing per Cannon Group?

Sicuramente consolidare il lavoro fatto finora perché si può migliorare tutti i giorni e poi mettere mano ai siti delle nostre filiali estere, così da poter creare un vero e proprio ecosistema digitale Cannon, integrato con tecnologie e mezzi che possano effettivamente portare valore aggiunto a tutto il gruppo.